ERI TU
12 – 22 OTTOBRE 2023
Galleria Gli Eroici Furori
Via Melzo 30 Milano
“Eri tu” :
“Poco fa mi sembrava di averti visto. Una sagoma che ricorda la tua persona, un’aura che si era impressa anni orsono nella mia mente, ecco, le sento rigenerarsi”. – scrive Takegami negli appunti che spiegano il suo lavoro.
Intenso percorso che dal ricordo porta alla memoria. Fotogrammi sbiaditi prendono poco a poco il colore, l’artista li ritrova come rivelazione e li dipinge. Anche i vissuti forti e amari trovano la loro onda positiva, passando per l’emozione della consapevolezza ritrovata.
Come un’esperienza interiore che affiora senza parole e con tutti gli altri sensi coinvolti.
Il pennello dell’artista porta al visibile l’invisibile come elemento della Natura: l’acqua nelle sue diverse forme, gli alberi con la luce filtrata dai rami e dalle foglie, la linea dell’orizzonte del mare – molto importante per Takegami – che richiama il suo lontano Oceano Pacifico, sagome di persone e figure pian piano prendono forma ed entrano in alcune opere dialogando con la Natura come elementi del creato che, riemerso come ricordo, diventa memoria.
Compaiono in questa mostra caratteri giapponesi, fluttuanti e delicati, posti come un leggero ricamo sulla superficie di alcune tele. Si tratta di canzoni, parti di lettere, preghiere, poesie haiku, che emergono a rendere sinestetica e più completa l’esperienza ritrovata.
La tecnica utilizzata da Takegami è l’inchiostro di china e la tempera grassa, come usavano gli artisti del rinascimento italiano. Poi l’olio e il gofun, la polvere di conchiglia, tanto da riuscire ad unire tecnica orientale e occidentale, con equilibrio ed eleganza.
Intense, garbate, raffinate opere saranno esposte a Gli eroici furori, dai blu delle onde del Pacifico agli intrecci contorti dei rami, e poi il cielo, così sfumato e diafano…tanto da domandarci dove porterà quell’aquilone di cui vediamo solo il filo e la sagoma del bimbo che lo tiene…un invito a lasciar andare anche la nostra immaginazione rendendo prezioso il legame che la àncora alle nostre vite terrene.
COMUNICATO STAMPA
ERI TU – Kazuto Takegami
Poetica dell’artista con alcune note esplicative
Impressioni
C’era un ricordo rimasto in un angolo remoto, sotto la mia pelle. Sembrava perso per sempre. All’improvviso qualcosa lo ha fatto riemergere e ora riesco ad immergermi nei suoi dettagli, sono sorpreso così tanto che il mio cuore non sa se essere felice, o triste come in quel momento. Riverberi sfuocati di sogni, contenenti riflessi di ricordi, si sono ripresentati creando un eco, come una piccola goccia che genera dei cerchi sulla superficie dell’acqua. Una corda ha vibrato producendo melodie, e il mio cuore non può rimanere indifferente.
Poco fa mi sembrava di averti visto. Una sagoma che ricorda la tua persona, un’aura che si era impressa anni orsono nella mia mente, ecco, le sento rigenerarsi. Sarà stata quella lieve vibrazione colta nell’aria, mentre passavo di là. Alcuni ricordi sono rimasti in me come dei fotogrammi impressi sulla retina, e ancora oggi per qualche motivo, a distanza di tempo, mi danno coraggio.
Impressioni dal gusto agro-dolce si fanno imperiose e si innalzano sulla cresta di un’onda emotiva. Le emozioni comandano la mano, con il ritmo dei flutti, ed il pennello traccia dei segni ed attinge ai colori rigenerando sulla tela un ricordo che era sbiadito. Quella cosa che ricordavo come spaventosa o angosciante, seppure ancora si senta in bocca un retrogusto amaro, per qualche motivo riesco ora a percepirla più dolce e ammorbidita nei suoi contorni.
Le tecniche
Tecnicamente ho utilizzato sulla maggioranza delle tele esposte un mix personale di inchiostro di china e tempera grassa. Mi interessa da diverso tempo l’uso di quest’ultima tecnica usata dagli artisti del Rinascimento italiano. Per altri quadri dove volevo dare più profondità, ho usato la pittura ad olio. In alcune opere ho usato anche il gofun (polvere di conchiglia della tradizione artistica giapponese), mescolando le tecniche orientali ed occidentali in modo equilibrato per raggiungere il mio obiettivo.
Ideogrammi, persone, natura
Continuando un filone tematico iniziato nella mia precedente esposizione personale dello scorso anno, ho realizzato delle opere a colori e con dei personaggi, sia immaginari sia tratti da ricordi. La maggior parte di essi sono di spalle, perché non devono per forza essere una persona particolare, ma sono uno di noi.
In questa mostra, diversamente da quanto fatto da me in precedenza, ho aggiunto degli ideogrammi giapponesi in alcune opere esposte, su tela o su carta: si tratta di testi collegati all’immagine dipinta, brani di canzoni della fine del periodo Showa (anni 60-80), oppure una lettera importante, un mantra, o una poesia haiku. Per alcune opere ho voluto usare delle scritte in gessetto bianco, che ricorda alcuni miei elementi biografici: i miei genitori erano entrambi insegnanti e io stesso ho lavorato a scuola per alcuni anni, si tratta di un amore ed odio.
Per me sono sempre molto importanti gli elementi della natura, in particolare l’acqua nelle sue varie forme e superfici, ma anche gli alberi con i contrasti di luce filtrata da rami e foglie. Ho in me sempre la necessità di rielaborare – in più tele, disegni e collezioni – la linea dell’orizzonte sullo sfondo del mare, che richiama il mio lontano e amato Oceano Pacifico, nonché i rami degli alberi che con i loro intrecci si rivolgono verso il cielo e alle persone care non più con noi, a cui pensiamo in silenzio nella nostra intimità.
Kazuto Takegami, Milano – 2023